Fisarmonica da concerto
Dal 2013 la Scuola di Fisarmonica (docente Patrizia Angeloni), collabora attivamente con il Dipartimento di Musica Antica.
Aerofono ad ancia libera discendente dagli antichi organi portativi, strumento polifonico con suono tenuto e variabilità dinamica immediata, la Fisarmonica da concerto è ormai inserita a pieno titolo e con una precisa autonomia nella famiglia degli “arnesi” della musica colta, tanto da essere ospite abituale delle scene concertistiche e parte integrante dei Dipartimenti di Musica Antica e di Musica Contemporanea di alcune università. La Fisarmonica offre quindi la propria individualità di strumento da tasto – sintesi di dei modi espressivi di tastiere, archi e fiati – per una lettura del repertorio antico ricca di molteplici e preziose risorse.
Così le vaste possibilità di articolare il suono tenuto e di variare le sue dinamiche con la duttilità propria degli archi, dei fiati e della voce, regala allo stesso tempo immediatezza espressiva e rigore polifonico, tali da portare a nuova vita le sonorità degli antenati organi portativi o di offrire uno strumento a voce sola tra gli strumenti a voce sola e da permettere quelle letture lasciate ancora in nuce, come a rispondere, ad esempio, ai desideri di F. Couperin che scriveva:
Le clavecin est parfait quant à son étendue et brillant par lui-meme, mais comme on ne peut enfler ou diminuer les sons, je saurai toujours gré à ceux qui, par un art infini soutenu par le gout, pourront arriver à rendre cet instrument susceptible d’éxpression.